La clonazione è una delle innovazioni più affascinanti e controverse della biotecnologia moderna. Tra gli esperimenti più recenti e promettenti, la clonazione del cavallo di Przewalski rappresenta un passo fondamentale nella conservazione delle specie in pericolo. Questo straordinario traguardo è stato raggiunto nel 2020, quando un team di scienziati ha annunciato la nascita del primo esemplare clonato di cavallo di Przewalski (Equus ferus przewalskii), una specie considerata estinta in natura fino agli anni ‘90.
Il cavallo di Przewalski è una delle ultime specie di cavalli selvaggi esistenti ed è originario delle steppe dell’Asia centrale. Questo animale è geneticamente distinto dal cavallo domestico e si caratterizza per la sua struttura robusta, la criniera corta e un’indole più selvatica. La specie è stata dichiarata estinta in natura nel XX secolo, ma programmi di reintroduzione hanno permesso di ristabilire alcune popolazioni in Mongolia e in altre riserve protette.
Tuttavia, la variabilità genetica del cavallo di Przewalski è molto ridotta a causa della ristretta popolazione di esemplari utilizzata per la sua riproduzione. Per evitare problemi di consanguineità e rafforzare il patrimonio genetico della specie, gli scienziati hanno deciso di ricorrere alla clonazione.
Come è avvenuta la clonazione del cavallo di Przewalski?
La clonazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra San Diego Zoo Global, ViaGen Equine e Revive & Restore. Gli scienziati hanno utilizzato cellule congelate di uno stallone vissuto negli anni ‘80, preservate nella Frozen Zoo, una biobanca che conserva il materiale genetico di numerose specie a rischio.
Il processo di clonazione è avvenuto mediante trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT): il nucleo di una cellula dello stallone è stato inserito in un ovulo enucleato di un cavallo domestico, dando origine a un embrione geneticamente identico all’esemplare originale. Dopo l’impianto in una madre surrogata, il piccolo cavallo clonato è nato con successo.
Perché la clonazione è importante per la conservazione delle specie?
La clonazione rappresenta una delle strategie più promettenti per salvaguardare specie minacciate dall’estinzione. I vantaggi principali di questa tecnologia includono:
• Aumento della diversità genetica: consente di reintegrare materiale genetico da esemplari vissuti decenni fa, riducendo i problemi legati alla consanguineità.
• Possibilità di salvare specie critiche: può essere utilizzata per specie con popolazioni estremamente ridotte o geneticamente compromesse.
• Applicazioni future nella de-estinzione: alcuni scienziati stanno studiando la possibilità di riportare in vita specie estinte, come il mammut lanoso.
Nonostante questi vantaggi, la clonazione solleva anche questioni etiche e pratiche. Alcuni esperti temono che possa ridurre l’impegno per la conservazione naturale, mentre altri evidenziano i costi elevati e le incertezze sulla sopravvivenza a lungo termine degli esemplari clonati.
Il futuro della clonazione animale e la conservazione della biodiversità
Il successo della clonazione del cavallo di Przewalski apre nuove prospettive per la protezione della biodiversità. Se combinata con altre tecniche di conservazione, come la crioconservazione e la riproduzione assistita, la clonazione potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel salvare molte specie dal baratro dell’estinzione.
Tuttavia, è fondamentale integrare queste tecnologie con strategie di conservazione tradizionali, come la protezione degli habitat e la lotta contro il bracconaggio. Solo un approccio combinato può garantire un futuro sostenibile per le specie in pericolo.
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