La morte di un amico a quattro zampe
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Consiglio 2: Le teorie della psicologa Froma Walsh

Se la perdita avviene in famiglia, la psicologa Froma Walsh suggerisce di seguire alcuni punti fondamentali. Riconoscere il lutto e legittimarlo per prima cosa. E poi comunicare in modo aperto i sentimenti, supportarsi a vicenda e, se se ne sente il bisogno, salutare l’amico a quattro zampe con un rito funebre. Infine, per Walsh può essere d’aiuto ricordare il defunto con foto, ricordi, racconti che creino in un certo qual modo una continuità.

“Il lutto di un animale da compagnia è socialmente poco considerato, per non dire ridicolizzato (per esempio con espressioni come ‘ti è morto il gatto?’)”, continua il dottor Germani. “Non è molto chiaro perché questa perdita sia così sottovalutata a livello psicologico, quando invece per chi lo vive si tratta di un lutto a tutti gli effetti, non tanto diverso da quello conseguente alla perdita di un familiare”.

“Buck è mancato a 9 anni e 9 mesi per mielopatia degenerativa”, racconta Monica, che ha perso mesi fa il suo amato lupo cecolosvacco in seguito alla degenerazione di una grave malattia neurologica. “I primi sintomi si sono manifestati a ottobre 2015 con una leggera zoppia e un anno dopo aveva gli arti posteriori paralizzati. La paresi è progredita un po’ alla volta fino alla sera del 7 maggio scorso quando ha colpito il tronco encefalico e Buck ha avuto un’emorragia cerebrale. Ho dovuto prendere la scelta più dolorosa della mia vita per lui: l’eutanasia. Non ho mai esorcizzato il dolore della sua morte: è un anno che dormo abbracciata alla sua coperta ogni notte e non ho passato un giorno senza versare lacrime per la sua scomparsa”.

“Alcuni studi hanno dimostrato che il lutto di un animale amato può essere così significativo da perdurare per mesi o anni ed essere paragonato alla perdita di una persona cara o di un famigliare”, continua lo psicologo. Il lutto può essere anche complicato da altri fattori concomitanti. La morte, per esempio, può essere accidentale, ambigua (l’animale sparisce e non sappiamo se è andato incontro a un evento luttuoso o sta soffrendo in qualche modo) o anche forzata (eutanasia a causa di una malattia). A volte, il nostro amico a quattro zampe può lasciarci in un momento complicato della vita, per esempio in occasione di altre separazioni o in un periodo di stress. Questa ulteriore perdita può avere un effetto cumulativo, complicando il quadro psicologico di chi resta.”

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